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Come nasce un vetro sabbiato?

Come nasce un vetro sabbiato?

Attraverso il metodo della sabbiatura dei vetri, sottoponiamo una lastra di vetro all’azione abrasiva della sabbia “sparata”  da un getto di aria compressa. La sabbiatura del vetro può essere inoltre eseguita ‘a zone’ con gradevoli risultati decorativi.

vetri sabbiati sono molto utili per eliminare la trasparenza dei vetri d’interni, lasciando tuttavia passare la luce. Mescolando zone di vetro sabbiato e trasparente si possono ricavare inoltre infinite decorazioni.

Ma vediamo nel dettaglio come nascono le vetrate artistiche sabbiate.  Iniziamo dicendo che una lastra di vetro subisce 3 macro lavorazioni :

  1. Taglio
  2. Molatura della vetrata
  3. Sabbiatura

TAGLIO DELLA VETRATA

tavolo da taglio

La materia prima, cioè il cristallo, arriva in lastre di grandi dimensioni, quindi una volta stabilita la misura della vetrata si procede a tagliare la lastre nella misura desiderata. Il taglio della lastra viene eseguito coricando la lastre in orizzontale, su di un piano mobile dove scorre una testina con un diamante che taglia la lastra.

Dopo il taglio si passa al check della vetrata, viene lavata e controllata attentamente dal nostro Controllo Qualità per controllare che non presenta difetti o imperfezioni. Questo è solo uno dei numerosi controlli che la vetrata subirà.


MOLATURA DELLA VETRATA

vetro per porte molatoSe il C.Q. da la conformità alla vetrata, questa ora passa alla fase 2, dove viene molata a filo grezzo su tutto il perimetro.

Per mezzo della molatura si rendono non taglienti i bordi del vetro,  per evitare  in fase di montaggio  rischi di ferite o tagli. Inoltre grazie alla molatura, si rende più resistente la vetrate allo shock termico, poichè in prossimità dei bordi vivi , il vetro è meno performante alle variazioni di temperatura.

Una volta molata, viene lavata nuovamente e viene ricontrollata in modo che la vetrata non presenti schegge o graffi. In contemporanea a questo processo, la responsabile della grafica, prepara il disegno e lo stampa su un vinile, che verrà posto momentaneamente sulla vetrata per delineare le forme da sabbiare.


SABBIATURA

porta scorrevole da interno

L’ultima fase è la delicata, in quanto qualsiasi errore comporterebbe la non conformità  definitiva della vetrata, in pratica la vetrata non sarebbe più utilizzabile. La vetrata, dopo averci applicato sopra il vinile, viene immessa in una sabbiatrice manuale. Qui un addetto “spara” sulla vetrata un getto di sabbia ad alta pressione.

Questo getto di sabbia indirizzata nelle parti rimaste scoperte dal vinile, pratica una leggere abrasione  sulla superficie del vetro , rendendola più opaca e leggermente porosa. L’abilità dell’operatore sta nel sabbiare in maniera omogenea l’intera vetrata, in quanto una sabbiatura più marcata comporterebbe l’incisione del vetro. Una volta terminata la fase di sabbiatura, si procederà di nuovo al lavaggio per rimuovere residui di sabbia sulla vetrata, per poi passare all’imballo e alla spedizione.

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Come installare un vetro per camino?

Come installare un vetro per camino?

Come installare un vetro per camino?

Se desiderate aggiungere un tocco di eleganza e funzionalità al vostro camino o stufa, l’installazione di un vetro è la soluzione ideale. Un vetro ben posizionato non solo migliora l’aspetto estetico del vostro camino o stufa, ma vi consente anche di godere di una visione chiara del fuoco, aumentando l’efficienza del riscaldamento. In questa guida, vi condurremo passo dopo passo attraverso il processo di installazione di un vetro per camino o stufa.

1. Strumenti e Materiali Necessari

Prima di iniziare, assicuratevi di disporre di tutti gli strumenti e i materiali necessari:

  • Guanti di protezione
  • Occhiali di sicurezza
  • Cacciavite
  • Chiave inglese
  • Metro a nastro
  • Sigillante ad alta temperatura
  • Nuovo vetro per camino o stufa
  • Guarnizione (se necessario)

2. Preparazione e Sicurezza

Prima di intraprendere qualsiasi lavoro, assicuratevi di spegnere completamente il camino o la stufa e attendete che si raffreddino. La sicurezza è fondamentale durante questa operazione. Indossate guanti di protezione e occhiali di sicurezza per evitare lesioni.

3. Rimozione del Vetro Vecchio

Utilizzate un cacciavite o una chiave inglese per rimuovere le viti o le clip che tengono fissato il vetro vecchio al telaio del camino o della stufa. Con molta attenzione, sollevate il vetro vecchio e mettetelo da parte.

4. Pulizia e Ispezione

Pulite accuratamente il telaio del camino o della stufa per rimuovere eventuali residui di cenere o sporco. Ispezionate il telaio per accertarvi che sia in buone condizioni e che non ci siano danni evidenti.

5. Preparazione del Nuovo Vetro

Misurate con precisione le dimensioni del telaio per assicurarvi che il nuovo vetro si adatti correttamente. Per quanto riguardo il vetro ceramico, rivolgetevi solamente al vostro vetraio di fiducia che saprà consigliarvi in modo professionale, in alternativa vi proponiamo una scelta di vetri ceramici per camini e stufe.

6. Applicazione del Sigillante

Applicate il sigillante ad alta temperatura lungo il bordo del telaio del camino o della stufa. Assicuratevi di distribuirlo uniformemente per evitare perdite di calore.

7. Posizionamento del Vetro

Con molta attenzione, posizionate il nuovo vetro sul telaio del camino o della stufa. Assicuratevi che sia perfettamente allineato e premuto saldamente contro il sigillante.

8. Fissaggio del Vetro

Ripristinate le viti o le clip precedentemente rimosse per fissare il vetro al telaio. Stringete le viti in modo uniforme per evitare la creazione di punti di pressione che potrebbero rompere il vetro.

9. Verifica e Manutenzione Periodica

Controllate attentamente il vetro appena installato per assicurarvi che non ci siano perdite di calore o fessure nel sigillante. In caso di problemi, ripetete il processo di sigillatura. Effettuate una manutenzione periodica per garantire che il vetro rimanga in ottime condizioni nel tempo.

Seguendo questi passaggi con attenzione, potrete godere del vostro camino o stufa con un nuovo vetro installato in modo sicuro ed efficiente. Ricordate sempre di rispettare le norme di sicurezza e consultate un vetraio professionista se non vi sentite sicuri di eseguire l’installazione da soli.

Per ulteriori informazioni sui vetri ceramici…

Se desiderate saperne di più sui vetri ceramici, sulle opzioni disponibili o su come ottenere un vetro su misura per il vostro camino o stufa, non esitate a contattare la Vetreria Peligna. Siamo qui per aiutarvi a rendere il vostro camino o stufa non solo funzionale, ma anche piacevole da guardare. 

Quali vetri usare per una porta scorrevole?

Quali vetri usare per una porta scorrevole?

vetro di sicurezza Nello scegliere le porte interne del vostro ambiente, uno degli elementi importanti da non sottovalutare è la tipologia di vetri da usare.

Ma come scelgo i vetri satinati per le porte? Con quali criteri posso effettuare una scelta giusta?

Iniziamo dicendo che la tipologia di vetri da usare sono molteplici e sono :

Vetro Float da 4mm  a 6mm di spessore;
Vetro di sicurezza stratificato con spessore da 6mm  a 10mm di spessore;
Vetro Float temperato da 6mm a 10mm di spessore;
Vetro stratificato temperato da 6mm  a 10mm di spessore;

Prima di orientarvi sulla scelta del vetro, vi diamo una breve spiegazione dei vetri sopracitati.

A) Il vetro Float è un vetro “semplice”, disponibile in vari spessori ma che in caso di rottura produce pezzi grandi (poco sicuro);

B) Il vetro stratificato di sicurezza (vedi foto) è un vetro formato da 2 lastre di vetro, tenute insieme da un PVC plastico. In caso di rottura, il vetro non produce nessun residuo e i pezzi rimangono incollati al PVC (Molto sicuro);

C) Il vetro Float temperato è un vetro “semplice” che viene sollecitato alle alte temperature e raffreddato immediatamente. Questo processo chiamato “tempera”  produce uno shock termico al vetro e lo rende più resistente agli urti. In caso di rottura, il vetro collassa verticalmente producendo tantissimi piccoli pezzi di vetro innocui. ( Molto sicuro);

D) Il vetro temperato stratificato sono 2 lastre di vetro temperato, tenute insieme dal PVC plastico. In caso di rottura produce tantissimi piccoli pezzi che rimangono attaccati al PVC. (Molto sicuro);

rottura vetro

Quindi ora che abbiamo un’pò le idee più chiare su quali tipi di vetro esistono in commercio, vediamo quali sono quelli più idonei alle nostre esigenze.

Se a casa montiamo una porta classica di legno a battente,  noi consigliamo sempre un vetro stratificato, con uno spessore almeno da 6, questo per evitare che bruschi colpi oppure colpi d’aria possano provocare rotture. Per esempio se montiamo una porta con vetro stratificato, in caso di rottura, il vetro rimarrà dentro la sede della porta,senza far cadere pezzi;  invece se montiamo un vetro temperato, in caso di rottura, il vetro cade a terra verticalmente producendo piccolissimi pezzi innocui.

Se a casa montiamo una porta scorrevole, noi consigliamo sempre un vetro temperato, con uno spessore da 10mm. Questo perchè una scorrevole subisce molte sollecitazione, specialmente se consideriamo che alcuni kit non hanno ammortizzatori, quindi le aperture e chiusure possono essere secche. Inoltre  alcuni kit, richiedono una lavorazione sul vetro (fori) per fissare le pinze, che andranno poi a scorrere sul binario. Come abbiamo capito il vetro dovrà essere il più resistente possibile e questo lo possiamo ottenere solo i vetri temperati.

Ora che hai le idee più chiare ti consigliamo di dare uno sguardo ai nostri vetri decorati di sicurezza.!

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Come pulire il vetro del camino ?

Come pulire il vetro del camino ?

vetro camino sporcoCon l’arrivo delle prime giornate fredde, riaccendiamo la nostra stufa a pellet o il nostro camino termico, ma mentre siamo li in ginocchio ad accendere la stufa, ci cade l’occhio sul vetro completamente nero e sporco.

Un vetro nero e sporco nel vostro soggiorno non solo non è un gran bel vedere, ma ne riduce anche l’efficienza, quindi iniziamo dicendo che una corretta manutenzione mensile sarebbe l’ideale e vi spieghiamo il perchè.

Dopo un costante utilizzo, il vetro del camino comincia ad opacizzarsi per via dell’effetto combinato della fiamma e della fuliggine che si deposita sul vetro.

Facciamo un esempio : ad ogni accensione giornaliera, sul vetro si deposita un piccolo strato di fuliggine. Se costantemente durante il suo utilizzo lo puliamo, gli strati da pulire saranno sempre meno, al contrario se la pulizia verrà effettuata 1/2 volte l’anno allora gli strati da pulire non solo saranno maggiori ma il calore su ogni strato avrà prodotto anche delle incrostazioni. Ecco perchè una costante manutenzione è fondamentale.

Ma come pulire il vetro del camino o della stufa? 

vetro ceramico sporcoMetodo 1 : Cenere

Questo è il metodo più antico ed è il più conveniente, in quanto ha un costo 0; Si prende uno straccio morbido e lo si inumidisce con della semplice acqua, poi lo stesso straccio umido lo si attinge nella cenere prodotta e si strofina sul vetro con movimenti circolari. Ripetere le seguenti operazioni risciacquando lo straccio, fin quando la cenere non avrà prodotto l’effetto desiderato.

come pulire il vetro del caminoMetodo 2 : Aceto e acqua

Questo metodo è un’pò più “invasivo” per via degli odori provocati dall’aceto, però è un ottimo rimedio grazie al potere sgrassante di esso. Creiamo una miscela con un 1 litro d’acqua calda ed una tazza di aceto. Se abbiamo un contenitore spray da usare sarebbe l’ideale. Spruzziamolo sul vetro e lasciamolo agire per qualche minuto. Poi con il nostro panno umido, strofiniamo con energia fino ad ottenere il vetro pulito. A seconda dei metodi che usate, ricordatevi di fare queste pulizie solamente a vetro freddo, in quanto eventuali shock termici potrebbero provocare la rottura del vetro.

vetro ceramicoSe invece durante le vostre pulizie notate che il vetro presenta lesioni, non vi resta che sostituire il vetro.  Esiste in commercio un solo tipo di vetro per camino o per stufa, quindi poca scelta, ma la differenza viene fatta dalle lavorazioni  effettuate sul vetro.  Noi della VetreriaPeligna cerchiamo di essere molto competitivi ma sopratutto poniamo molta attenzione a quest’aspetto. I nostri vetri per camini vengono molati lungo tutto il perimetro del vetro e gli angoli vengono smussati. Oltre che per evitare tagli durante la fase di montaggio,  non avendo più gli angoli vivi, il vetro viene rinforzato agli shock termici. Se vuoi conoscere il prezzo del tuo vetro per stufa, clicca ora!

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Come pulire il vetro satinato !

Come pulire il vetro satinato !

Come pulire i vetri della doccia

La manutenzione e la pulizia dei vetri di una cabina doccia, tra calcare e detergenti che lasciano aloni, è uno degli aspetti più delicati all’interno di una casa. Infatti vedere che la trasparenza del cristallo viene nascosta dalla mancata o non sufficiente pulizia, non è il massimo per una casa accogliente. Tenere il box doccia sempre in ottime condizioni, non è facile ma con alcuni consigli possiamo tranquillamente facilitarci il lavoro.

come pulire il vetro del box doccia

Il nemico numero 1 della trasparenza del vetro, ovviamente è il calcare. L’acqua che rimane sulle pareti della cabina doccia produce residui di calcare che rendono il vetro, nel tempo, completamente opaco e più ostico da pulire.

Per queste ragioni , viene subito da pensare che una pulizia non profonda ma costante, migliora di molto l’aspetto della nostra cabina doccia. Dunque il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di asciugare sempre i vetro della doccia dopo l’utilizzo.

Con l’acqua pulire eventuali residui di sapone rimasti sulle pareti della doccia, in seguito con un panno in microfibra, asciugare la cabina doccia. Può andare anche bene una classica spazzola con gommino tira acqua, in commercio per asciugare i vetri.

In alternativa, ci sono elementi naturali da non sottovalutare come l’aceto di vino. Un pò invasivo come odore ma dal rimedio efficace, l’aceto è un anti-calcare naturale per eccellenza, e si rivela utile su tutte le superfici, particolarmente nella pulizia dei vetri della doccia. E’ sufficiente usarlo al posto dei prodotti classici, mettendolo dentro uno spruzzino, diluito in pari quantità con acqua, e vaporizzandolo sul vetro.

Se il calcare è piuttosto ostinato, insieme ad acqua e aceto, potete mettere anche qualche cucchiaino di bicarbonato. Miscelate il tutto per bene e con un vaporizzatore spruzzatelo sul vetro.

Non mettete troppa forza nello sfregamento perché il bicarbonato potrebbe risultare leggermente abrasivo. Lasciate agire e quindi risciacquate normalmente. Per ultimo, vi consigliamo sempre di asciugare il vetro con un panno in microfibra per avere un effetto migliore.

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Come togliere gli aloni dai vetri

come pulire i vetri senza aloni

Acqua distillata o acqua di rubinetto? Partiamo da questa domanda, per dirvi che usare dell’acqua distillata, piuttosto che di rubinetto, sia alla lunga la soluzione migliore.
Infatti l’acqua del rubinetto è spesso molto calcarea e lascia aloni sui vetri rendendo il lavoro di pulizia dei vetri di casa del tutto inutile.  

Inoltre avere acqua distillata a costo zero è molto semplice e facile, basta riciclare l’acqua di qualsiasi condizionatore già pronta per l’uso.

Pulire i vetri con acqua/alcol e giornale

Come spesso vi capita di vedere, quando portate l’auto al lavaggio, i vetri della vostra auto vengono puliti con un semplice quotidiano e risultano sempre lucidi e brillanti. Questo è dovuto al suo contenuto di piombo che rende la pulizia più efficiente. Dopo aver inumidito la carta con semplici spruzzi di acqua, iniziate a pulire il vetro con movimenti circolari. C’è chi al posto dell’acqua preferisce l’alcool – in effetti asciuga molto più in fretta, scegli tu.

Pulire i vetri con aceto e panno in microfibra

Non ti piace l’aceto a tavola? Usalo come sgrassante. E’ efficacissimo, ecologico ed economico.
Prendi un panno di microfibra, munisciti di aceto e piazzati davanti al vetro.
Per prima cosa, passa il panno asciutto su tutta la superficie del vetro per togliere tutti i residui di polvere poi inumidiscilo di aceto senza esagerare, passalo su tutta la superficie – minimo due volte su ogni punto critico e lascia asciugare. Il tuo vetro tornerà lucido, trasparente e inodore, con solo un bicchiere di aceto per litro d’acqua.

Consiglio: aggiungere bicarbonato di sodio per un tocco magico.

Come togliere il silicone dai vetri

Uno dei strumenti più comuni per togliere i residui di silicone dalle superfici è l’uso di un raschietto. Uno strumento di sicura efficacia ma altrettanto delicato e pericoloso, specialmente su superfici come vetri, specchi, perché si rischia di graffiarle rovinandole in maniera irreversibile.

Togliere il silicone dai vetri con acetone

togliere il silicone dai vetri

Per quanto riguarda il vetro per togliere le macchie di silicone si può usare normale solvente per unghie che contenga acetone.

Questo prodotto è molto utile per togliere i residui di silicone, colla e altre sostanze appiccicose. Se in casa hai dell’acetone troppo aggressivo per le unghie, usalo in questa maniera, risparmierai tempo e denaro.

Ovviamente, però, non va bene in caso di superfici colorate, laccate o smaltate in quanto tende a “mangiare” le zone in cui viene applicato.

Togliere il silicone dai vetri con alcol

Oltre a pulire i vetri, l’alcol è efficacissimo contro i residui di colla e silicone. Sarà sufficiente inumidire un panno e passarlo delicatamente sul residuo di silicone e lasciarlo agire qualche minuto in caso di residui particolarmente ostinati o vecchi.

Quando ricorri a solventi, alcool, acetone e simili, ricordati sempre di usare i guanti per proteggere le mani e di areare bene la stanza durante e dopo il loro utilizzo.

Come pulire un vetro satinato opaco

vetro satinato
foto 1

Uno dei vetri più utilizzati dentro casa è il vetro satinato. Gli usi più comuni sono i vetri doccia satinati e i vetri satinati per porte interne. Il vetro satinato  ha una duplice funzione, quella di far passare la luce e rendere gli ambienti più luminosi e nello stesso tempo, quello di schermare tutto ciò che si trova dietro, infatti per la sua proprietà viene chiamato anche vetro opaco.

Abbiamo usato la parola “schermare” volutamente, perchè il vetro opaco non impedisce totalmente la visione dell’oggetto dietro il vetro, ma semplicemente ne mostra  un’ombra sfumata, se il soggetto è posto nell’immediate vicinanze del vetro.

Al contrario, man mano che il soggetto si allontana dal vetro opaco, esso sarà sempre meno nitido sino a scomparire del tutto (foto 1). 

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Quindi perchè avere dubbi su questa tipologia di vetri?

Perchè un altro aspetto importante nella scelta del vetro è anche la facilità nella cura e nella pulizia. Diciamo subito che il vetro satinato non è il massimo sotto questo aspetto, però con le giuste cure e con i nostri consigli cerchiamo di rendere la vita meno dura alle donne di casa.

Iniziamo dicendo che i 2 lati o superfici del vetro satinato non sono uguali al tatto. Mentre un lato è lucido e non da nessun problema nella pulizia, l’altro lato è reso opaco dal trattamento che il vetro subisce per essere satinato.

In pratica è come se al vetro venisse tolta la parte lucida. Questo comporta che sulla superficie del vetro opaco con il tempo possono formarsi aloni o macchie di unto (impronte digitali).

come pulire vetri satinati

I vetri molto sporchi devono essere puliti con abbondante acqua pulita e se si utilizzano spugne, usare solamente quelle idonee per i vetri ( tipologia con feltro blu o bianco ma non verde).

  • PULIZIA INTENSA

Per pulire un vetro satinato macchiato da eventuali aloni di  unto o calcare, potete usare una gomma cancella macchie (tipo Scotch Brite 3m bianca). I residui di calcare possono essere rimossi con prodotti anticalcare generici, aceto e acqua ( 100ml di aceto in mezzo litro di acqua) e pietra citrica.

  • PULIZIA REGOLARE

Anche in questo contesto usare sempre abbondante acqua pulita. Usare panni in microfibra, pelle o spugna insieme a del semplice alcol. Mentre per rimuovere le macchie di unto( impronte digitali), applicare sul vetro un normale detergente per vetri e distribuire il prodotto molto delicatamente sulla superficie del vetro.

Consigliamo di non effettuare una forte pressione sul vetro, perchè l’abrasione potrebbe creare degli aloni (effetto nuvola) difficili da rimuovere. A volte sul vetro possono comparire degli effetti ottici visibili solo a vetro umido; non preoccupatevi perchè essi scompariranno non appena il vetro si asciugherà.

Questi effetti non sono evitabili, ma sono tipici del processo di satinatura del vetro.

Non utlizzare mai in alcun caso prodotti con soluzioni alcaline, acidi oppure a base di fluoruro.

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Cosa è un vetro di sicurezza?

Cosa è un vetro di sicurezza?

COME E’ FATTO UN VETRO DI SICUREZZA?

Un vetro di sicurezza, diciamo subito che possiamo distinguerlo in due diversi tipi:

  1. Vetro stratificato o laminato;
  2. Vetro Temperato;

plastico pvb

1) Il vetro stratificato viene chiamato anche laminato vetro laminato è un vetro di sicurezza che in caso di rottua evita la formazione di molti pezzi. Grazie ad uno speciale strato di polivinilbutirrale (PVB), posto tra le due lastre di vetro, mantiene incollati i frammenti di vetri  che lo circondano. Cosi facendo se il vostro vetro si rompe, rimane all’interno della porta evitando di mettere in pericolo persone e oggetti. La rottura del vetro si manifesta con una caratteristica forma a ragnatela.

Come accennato, l’uso di questa tipologia di vetro risulta fondamentale in quegli oggetti potenzialmente pericolosi per l’uomo in seguito alla rottura.

vetro rotto

2) Un’altra tipologia di vetro di sicurezza è il vetro temperato. Questo un vetro che viene immesso in una fornace con un trattamento termico di circa 700° e successivamente viene raffreddato immediatamente, in modo da renderlo più resistente  sia alle sollecitazioni sia allo shock termico. Rispetto allo  stratificato  il vetro temperato si divide in tanti piccoli pezzi quando si rompe, non causando nessun danno a persone.
L’uso di questo tipo di vetro è consigliato sopratutto per cabine doccia, per porte in vetro e per vetro per porte interne, in quanto grazie al processo termico che ha subito, resiste a temperature fino a 250°.

COSE E’ IL FILM PLASTICO DI POLIVINILBUTIRRALE?

1) Il film plastico di Polivinilbutirrale, viene posto tra le due lastre di vetro in modo da unirle saldamente e da renderle uniche ed ha caratteristiche di elasticità ed adesione stabile nel tempo. Proprio la sua elesticità consente al vetro di sicurezza, in caso di rottura, di non far cadere i  frammenti di vetro pericolosi e di restare  in opera fino alla sostituzione.

2) Il vetro temperato non presenta nessun tipo di film, in quanto è un’unica lastra dello spessore desiderato.

COME RICONOSCERE UN VETRO DI SICUREZZA?

vetro molato

1) Per riconoscere un vetro di sicurezza, già incluso in una porta o in una finestra, diciamo subito che è abbastanza complesso. Normalmente si possono dare dei leggeri colpetti con il pugno della mano e provare a sentire il rumore che si produce. Un vetro stratificato, produce un rumore cupo dovuto alle due lastre di vetro ed al plastico tra i due, mentre un vetro non di sicurezza produce un rumore molto più acuto.

Se invece avete la possibilità di controllare il bordo o perimetro del vetro, riconoscerlo sarà molto semplice. Infatti come mostrato dalla foto, il vetro di sicurezza tra le due lastre, ,inferiore e superiore, presenta un filetto bianco, che rappresenta il plastico PVB di sicurezza.

2) Secondo la normativa vigente, ogni vetro temperato dovrebbe avere una sua etichetta di identificazione,  purché ne sia garantita la non rimozione. Vi consiglio di ispezionare con molta attenzione i quattro angoli del vetro, alla ricerca del marchio d’identificazione apposto dal fabbricante o della dicitura “tempered“.

COSA SIGNIFICA 33.1 O 6/7?
stadip 1) Un vetro stratificato a seconda della sua composizione ha una specifica denominazione.  Per esempio se diciamo 33.1, significa che il vetro stratificato è composto da 2 lastre di vetro con spessore 3mm(33), mentre il numero 1 dopo il punto indica la presenza di un solo film in PVB.
Quindi se dico 44.1 significa 2 lastre da 4mm(44) ed un solo film in PVB.

Ovviamente a seconda della tipologia di vetro usato, cambia anche lo spessore della vetro. Nel caso di un 33.1 abbiamo uno spessore di poco inferiore a 7mm, perche 2 lastre da 3mm fanno uno spessore di 6mm più il film plastico ci avviciniamo a 7mm. Questi vetri sono anche chiamati in gergo 6/7.

Nel caso del 44.1 invece abbiamo un totale di 8mm, dovuto alla somma di 2 lastre da 4mm più il film plastico che ci porta ad un valore di poco inferiore a 9mm. Questi vetri sono chiamati in gergo 8/9.

2)  I vetri temperati vengono denominati a seconda del loro spessore. Per esempio un 5mm sarà chiamato “5mm temperato” e cosi tutti gli altri.

schema rottura vetroSCHEDA DI SICUREZZA VETRO

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